 | **Marlee** |
| | "Novecento"
un monologodi Alessandro Baricco.  Editore: Feltrinelli Prima pubblicazione: 1994 Numero pagine: 62 Nota: Dal libro è stato tratto il film del 1998 "La leggenda del pianista sull'oceano", di G. Tornatore. La Trama:Il Virginian era un piroscafo. Negli anni tra le due guerre faceva la spola tra Europa e America, con il suo carico di miliardari, di emigranti e di gente qualsiasi. Dicono che sul Virginian si esibisse ogni sera un pianista straordinario, dalla tecnica strabiliante, capace di suonare una musica mai sentita prima prima, meravigliosa. Dicono che la sua storia fosse pazzesca, che fosse nato su quella nave e che da lì non fosse mai sceso. Dicono che nessuno sapesse il perché. Un estratto (uno dei miei pezzi preferiti).CITAZIONE "[...] E lì, a quel punto, cadde il quadro. A me m'ha sempre colpito questa faccenda dei quadri. Stanno su per anni, poi senza che accada nulla, ma dico nulla, fran, giù, cadono. Stanno lì attaccati al chiodo, nessuno gli fa niente, ma loro a un certo punto, fran, cadono giù, come sassi. Nel silenzio più assoluto, con tutto immobile intorno, non una mosca che vola, e loro, fran. Non c'è una ragione. Perché proprio in quell'istante? Non si sa. Fran. Cos'è che succede a un chiodo per farlo decidere che non ne può più? C'ha un'anima, anche lui, poveretto? Prende delle decisioni? Ne ha discusso a lungo col quadro, erano incerti sul da farsi, ne parlavano tutte le sere, da anni, poi hanno deciso una data. un'ora, un minuto, un istante, è quello, fran. O lo sapevano qià dall'inizio, i due, era già tutto combinato, guarda io mollo tutto fra sette anni, per me va bene, okay allora intesi per il 13 maggio, okay, verso le sei, facciamo sei meno un quarto, d'accordo, allora buona notte, 'notte. Non si capisce. E' una di quelle cose che è meglio che non ci pensi, se no ci esci matto. Quando cade un quadro. Quando ti svegli, un mattino, e non la ami più. Quando apri il giornale e leggi è scoppiata la guerra. Quando vedi un treno e pensi io devo andarmene da qui. Quando ti guardi allo specchio e ti accorgi che sei vecchio. Quando, in mezzo all'Oceano, Novecento alzò lo sguardo dal piatto e mi disse: <<a New York, fra tre giorni, io scenderò da questa nave>>. " Ho letto queste 62 pagine in un'oretta, proprio oggi, seduta sul divano con la mia cagnolina accoccolata accanto. Mi pareva però di essere in un teatro e immaginare la messa in scena di questo piccolo monologo. Strepitoso ed emozionante sin dalle prime righe, una lettura diversa dal solito e che, purtroppo, non mi capita molto spesso di fare. Attraverso questa piccola storia che ha il sapore di una leggenda, una favola, Baricco ha costruito una metafora della vita, o almeno io è così che l'ho interpretata. Danny Boodmann T.D. Lemon Novecento è il protagonista, un bambino di 10 mesi trovato un giorno abbandonato sopra il pianoforte della sala da ballo del piroscafo chiamato Virginian. Il destino, o qualche altro mistero, vuole che diventi un pianista strepitoso, capace di suonare musica inesistente e di conoscere il mondo senza averlo mai visto, perché lui da quella nave non è mai sceso. Attraverso le parole di Tim Tooney, il nostro narratore e suonatore di tromba sopra la stessa nave, conosciamo la pazzesca storia di Novecento e ne restiamo strabiliati. Sono solo 62 pagine, non posso dirvi altro perché altrimenti rischierei di togliervi il gusto di leggerle. Fidatevi di me e fatelo, vi lascerà qualcosa di bello dentro, o anche solo un agrodolce nodo alla gola. Io non mi sono fatta mancare nemmeno qualche lacrimuccia ^__^ Edited by **Marlee** - 8/3/2010, 11:41
| | | |
| |
|
