°°° Paullina Simons World °°°

Messaggio del 5 Marzo 2013, Titolo originale: Love Means Never Having to Say You’re Russian

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**Marlee**
view post Posted on 7/3/2013, 21:49




Ho scritto un breve messaggio sul blog di USA Today su Children of Liberty e su 2 dei miei film preferiti, Love Story e Il Grande Gatsby. Volevo parlare della parte centrale di Children of Liberty che è, naturalmente, quella che parla di Gina e del suo arrivo in America.

Così Paullina introduce il suo messaggio all'interno del suo blog. E questo è quello che ha scritto per USA TODAY. Buona lettura! ^^

p.s Il messaggio è stato tradotto dalla sottoscritta. Ne approfitto per scusarmi di eventuali errori e/o imprecisioni. Ho fatto questa traduzione più con il cuore che con la mia abilità con l'inglese. Spero apprezzerete :)

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Amore significa non dovere mai dire "sei russo" - USA Today



Paullina Simons, il cui nuovo romanzo, "Children of Liberty", è uscito la scorsa settimana, apre il suo cuore di immigrante "per scrivere dell'amore quando è ancora giovane e fresco, quando è ancora amore impossibile, imbevuto di tutte le speranze ed i sogni della gioventù".

Paullina: Come la mia eroina, Gina, nel mio romanzo, Children of Liberty, sono un'immigrante. Sono Americana di prima generazione. Ho il cuore di una immigrante.

Lei è nata a Belpasso, in Sicilia, alle pendici del Vulcano Etna. Io sono nata nell'unione sovietica e sono cresciuta in un appartamento comune a Leningrado, l'odierna San Pietroburgo.

La storia da immigrante è l'elemento fondamentale della mia vita. E come Gina, non volevo essere un'immigrata. L'ultima cosa che volevo essere era essere Russa.

Quando giunsi in America alla metà degli anni '70 volevo disperatamente solo due cose.

Essere una "vera" ragazza americana.

E sposare Oliver Barret.

Ero perfino preparata a morire di leucemia se questo fosse stato necessario per il grande amore. Ero perfino preparata, se necessario, a non dire mai mi dispiace - il che era facile, visto che odiavo dire mi dispiace. Quando mio padre mi vide singhiozzare dopo aver visto Love Story per la prima volta quando avevo 11 anni, mi chiese: "Per chi ti dispiace di più, Oliver o Jenny?" E nel mio cuscino bagnato risposi "Oliver". Perché ora era da solo con tutto quell'amore e nessuno a cui darlo.

"Che cosa puoi dire a proposito di una ragazza di 25 anni che è morta?"

Più o meno nello stesso periodo vidi Il Grande Gatsby, con Robert Redford e Mia Farrow, e mi fece un'impressione molto simile. Volevo qualcuno che si struggesse per me sulle banchine del porto, che stesse lì ogni notte al di là dell'acqua a guardare la luce lampeggiante del mio attracco. Che Daisy fosse la persona sbagliata per ricevere la passione sconfinata di Gatsby era irrilevante. Ciò che era importante era la sua passione per lei.

"Lui sapeva che quando baciava questa ragazza, legava per sempre le sue inesprimibili idee al respiro mortale di lei".

Quando scrissi il mio primo "romanzo" parlavo a malapena inglese e ne sapevo ancora meno degli uccelli e delle api. Era un opuscolo scritto a mano di 78 pagine su un ragazzo e una ragazza che si amavano. Avevo 12 anni. Il ragazzo va in guerra e la ragazza scopre che sta per avere il suo bambino. Ma quando lui muore, lei si dispera a tal punto che non partorisce per cinque anni. Il suo dolore è così monumentale che anche dopo che il bambino è nato, lei non riesce a guardarlo perchè le ricorda troppo il suo vero amore, da lungo tempo defunto.

Questa passione e desiderio è quel che porto a Gina in Children of Liberty. Vent'anni prima che diventi la madre di Alexander, lei è solamente una ragazza siciliana su di una nave, che si appoggia al parapetto, piena di profondo entusiasmo per la sua nuova vita.

Quando la nebbia del porto si dirada e lei arriva al Freedom Docks di Boston, la prima persona che incontra è Harry Barrington, e così semplicemente, perché la sua famiglia è salpata per l'America, la sua vita è cambiata per sempre.

Volevo scrivere della vita di un'immigrante dal punto di vista di una ragazzina, qualcuno come me. Una ragazza, appena uscita dall'adolescenza, ancora non matura, che viene dal vecchio mondo al nuovo, ma che porta ancora con se le sue origini italiane, come io porto con me le parti russe di me stessa. Ho compreso il desiderio di Gina di trasformarsi in una donna americana "moderna" - circa nel 1905 - una donna che un uomo come Harry un giorno avrebbe potuto amare.

Credo che la maggior parte delle grandi storie parlino d'amore. D H Lawrence scrisse che l'impatto dell'uomo sulla donna è la forza principale che fa muovere la ruota dell'universo ancora ed ancora. Mio marito sostiene che bellissime storie possano essere scritte su battaglie spaziali e insetti giganti. Su questo siamo in disaccordo.

In Children of Liberty volevo scrivere dell'amore quando è ancora giovane e fresco, quando è ancora amore impossibile, imbevuto di tutte le speranze ed i sogni della gioventù.

Ed ecco qui che abbiamo un'immigrata e un indigeno, che combattono per amare e non amare, che lottano per dimenticarsi e per non dimenticarsi, che sognano una vita diversa in cui una grande passione come la loro sia possibile.

Gina sente con tutto il suo cuore che la libertà è la cosa che rende possibili tutte le altre grandi avventure umane perché la libertà ti permette di perseguire tutto il resto. Specialmente l'amore.

Ho capito tutto questo quand'ero una ragazzina appena arrivata dall'unione sovietica. Lo capisco come donna che è felice di molte sue fortune che sono possibili solo perché mio padre decise di fare un fantastico atto di fede e portò la sua famiglia nel nuovo mondo in cerca di una vita migliore.
 
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Elisa"
view post Posted on 8/3/2013, 14:01




Non so perchè..ma mi sono venuti i brividi leggendo.. (?)
 
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**Marlee**
view post Posted on 8/3/2013, 20:46




A me ha mosso una gran curiosità e la voglia di leggere questo "Children of Liberty". In qualche modo si ricollega alla storia di Tatia e Shura, ed è allo stesso modo connessa al mondo e alle origini di Paullina e della sua famiglia. Trovo molto bella e inaspettata questa analogia Gina-Paullina. Se ci pensate, infondo sono entrambe "madri" di Alexander :)
 
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Ryu Simons
view post Posted on 10/3/2013, 21:37




Grazie Marlee per aver tradotto questo post con il cuore, anche Paullina sembra averlo scritto con tanto sentimento.
Mi incuriosisce la storia di Gina, chissà poi cosa la porterà a partire per l'unione sovietica...
 
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**Marlee**
view post Posted on 10/3/2013, 21:47




Grazie Ryu ^^ Sei molto gentile. Le tue traduzioni sono le più accurate, perciò il posto di traduttore ufficiale per il forum resta saldamente nelle tue mani; però sono stata contenta di contribuire con la mia passione per questa autrice stupenda!

p.s Ho acquistato poco fa "Children of Liberty" in ebook (è veramente comodo, perchè ordini un libro e ce l'hai disponibile pochi minuti dopo!), perciò spero di poter rispondere alla tua curiosità quanto prima ;)
 
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4 replies since 7/3/2013, 21:49   146 views
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